Quanti OM affezionati alla famosa linea per ovvi e logici motivi, non disponendo del noise – blanker (offerto all’epoca come circuito opzionale), abitando in zone ove il traffico stradale è molto intenso, ne sentono la necessità !
Allora mi misi a pensare, molti anni or sono, come risolvere il problema, visto che anche io mi trovavo nelle stesse condizioni.
Il risultato fu ciò che segue:
Fotografie, schema elettrico, disposizione componenti e circuito stampato.
Tale realizzazione, vecchia quindi, ho dovuta rivederla su pressione di molti amici OM che me ne hanno richiesta con una recensione sul sito ARI di Nocera Inferiore (SA), ricostruendo il circuito stampato (all’epoca fu realizzato manualmente su vetronite ramata, penna ed inchiotro), schema elettrico e disposiaione dei componenti.
Il circuito, dopo averlo realizzato e montato sul ricevitore, ha bisogno solo della taratura del trimmer di ingresso sul FET che va regolato per avere uguale risposta di volume audio e con l’inserimento del circuito e con la sua esclusione.
Un poco difficoltoso è il reperire i DIODI al GERMANIO che devono essere di ottima qualità, in quanto da essi dipende la efficienza del circuito silenziatore (Eccellenti sono i vecchi OA70, 1N34, OA90 ecc., sostituibili con i più recenti AA117 Philips).
Consigliabili sono comunque quelli considerati ormai obsoleti.
Lo schema è semplice:
Il segnale rivelato, viene deviato, agendo sulla manopola frontale del ricevitore, in posizione NB, a mezzo del relè montato sullo schedino, sul dispositivo limitatore dei disturbi a diodi al germanio e poi amplificato, una volta tosati i disturbi, dal FET (utilizzato per poter portare il segnale audio allo stesso livello di quello tenuto prima dell’inserimento del dispositivo).
Infatti è noto che il NL attenua notevolmente i segnali clippati.
Lo schedino (Fig. 2) montato, viene inserito sugli ancoraggi predisposti dalla Casa, e collegata la spinetta a 7 piedini per l’alimentazione, la si inserisce nello zoccolo situato in prossimità della quarziera (Collegamenti in Fig. 3a – 3b).
Unica modifica è sul potenziometro di volume, e se si pone attenzione alle foto, la connessione è semplice (Fig. 4).
Infatti la operazione si effettua dissaldando il filo bianco che è collegato al capo del potenziometro di volume e risaldandolo ad un ancoraggio preventinamente fissato, come appoggio, allo schermo metallico, in modo da interporre il cavetto schermato proveniente dal relè dello schedino fra esso ed il potenziometro.
Il relè di commutazione sullo schedino ha, infatti, il compito di distaccare il filo da un capo del potenziometro di volume e di interporre il circuito NL, o, in fase non operativa, di ricollegarlo .
Raccomando un poco di attenzione ai disegni ed alle foto, e tutto sarà molto agevole.
Il circuito è efficiente, e molti OM autocostruttori, di sicuro, ne rimarranno soddisfatti.
A disposizione per eventuali chiarimenti, auguro buon lavoro.
Dicembre 2011 (Progetto dell’anno 1994/97)
I8SKG GIUSEPPE BALLETTA