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RIVELATORE DI SEGNALE (SIGNAL TRACER)

Tratto da: RADIO  KIT  ELETTRONICA  n° 3 – Marzo  2012 (pag. 24)

Il RIVELATORE di SEGNALE, altrimenti detto in lingua inglese “SIGNAL TRACER”, è un altro indispensabile attrezzo del nostro laboratorio, e, spesso, complementare dell’INIETTORE di SEGNALE già descritto in un precedente numero di RadioKit.

Per rilevare un guasto in un ricevitore muto, oltre ad effettuare la solita e indispensabile accurata visione oculare della componentistica presente, si inizierà ad applicare il puntale del nostro attrezzo sugli ingressi dei vari stadi a partire dal preamplificatore di antenna, a continuare con il mixer, con gli stadi di frequenza intermedia, alla rivelazione, aiutandosi o con un generico generatore di segnale come l’iniettore di segnale, o con un generatore di segnale vero e proprio, modulato, applicati all’ingresso del ricevitore.

Infatti il diodo al germanio, presente nell’ingresso circuitale dell’attrezzo, rivelerà il segnale modulato del generatore di RF applicato all’ingresso del ricevitore in esame, e, amplificandolo, permetterà di evidenziare lo stadio non funzionante con la assenza della nota.

Ovviamente l’attrezzo è indicato sia per i ricevitori a tubi elettronici sia per i ricevitori a stato solido.

MANUALE DELLE VALVOLE RICEVENTI

Il 22 Aprile 2012, nella meravigliosa cornice dell’8th International DX Convention organizzata dal DX Italia, il Dott. Giuseppe Balletta I8SKG ha presentato il suo lavoro, frutto di oltre trent’anni di esperienze con le valvole termoioniche. Il prontuario è stato apprezzato anche dagli ospiti internazionali, tra i quali il Vice Presidente dell’ARRL, Bruce J Frahm K0BJ, al quale il Dott. Balletta ha voluto donarne una delle prime 5 copie stampate per l’occasione. L’autore ha voluto sottolineare che l’opera, intitolata “MANUALE DELLE VALVOLE RICEVENTI” ( oltre 460 pagg.), essendo un lavoro eseguito con un vecchio CAD per DOS, ha richiesto per la sua stampa numerosi mesi di lavoro tipografico grazie anche all’aiuto degli OM più giovani della Sezione ARI di Nocera Inferiore. L’opera è stata donata alla nostra Sezione, la quale stamperà le copie necessarie a fronte di un contributo di euro 30,00 (comprensivo delle spese di spedizione a mezzo raccomandata A/R) , necessario per coprire le spese vive sostenute.

 

8th International DX Convention 2012

8th International DX Convention 2012
22 Aprile, Capaccio – Paestum (SA) – Italia
Organizzazione: DX ITALIA
Patrocinio: ARI Sez. Nocera Inferiore.

Domenica 22 aprile 2012 una splendida Capaccio Paestum accoglierà tutti i radioamatori che vorranno darci l’onore di essere tra di noi. Come da anni, anche questo appuntamento vedrà ospiti di rilevanza internazionale, importantissime DXpedition e relazioni di grandissimo valore tecnico. Grande attenzione è stata riservata all’ aspetto mondano del Meeting a cominciare dalla scelta del luogo e dell’ hotel che ci ospiterà.

A pochi km a sud di Salerno sorge il comune di Capaccio Paestum che è uno dei siti archeologici più importanti d’Italia e allo stesso tempo uno dei luoghi turistici più rinomati per le sue spiagge ampie di sabbia dorata, alle quali si accede attraverso pinete ombrose e per la qualità delle sue strutture ricettive. Si trova a pochi minuti dalla splendida natura del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, secondo Parco Nazionale italiano per estensione. E’ il luogo ideale per trascorrere qualche giorno in assoluto relax, gustando i sapori tipici della cucina mediterranea e i prodotti tipici del luogo; infatti è centro di produzione della famosa mozzarella di bufala e del carciofo I.G.P.

La manifestazione si terrà presso il Castello dei Principi di Sanseverino sito a Capaccio, bellissima struttura del 1500 completamente ristrutturata con al suo interno una meravigliosa cappella barocca situato a 419 mt s.l.m., ed a pochi km distanza dalla zona archeologica e dal Museo Archeologico Nazionale.

 

INIETTORE DI SEGNALE

Tratto da: RADIO  KIT  ELETTRONICA  n° 2 – Febbraio  2012 (pag. 21)

Eccomi di nuovo su RK per la presentazione di uno strumento “storico” particolarmente utile, anche ai nostri giorni, per il proprio laboratorio di OM.
Sul WEB ed in letteratura esistono molti schemi, con transistori e circuiti integrati, e presentazioni, sia teoriche sia pratiche, da parte di numerosi autori sull’accessorio che mi accingo a descrivere per gli autocostruttori.
Ovviamente a tale riguardo, come suol dirsi, nulla di nuovo sotto il sole.
Tale strumento per la ricerca dei guasti, denominato “Iniettore di Segnale” (Fig.1 – Fig.2), è tanto semplice, nel concetto e nella costruzione, quanto prezioso per la ricerca veloce dei guasti nelle apparecchiature di ricezione di alta frequenza o nelle apparecchiature di amplificazione di bassa frequenza.
Infatti, applicando il segnale sugli ingressi dei vari stadi, in successione a ritroso (e la spiegazione è per chi inizia in elettronica), si potranno individuare gli stadi funzionanati finchè si ascolta la nota.
La mancanza dell’ascolto della nota evidenzia, pertanto, lo stadio guasto.

DIRETTIVA 7 EL. 144 MHz e 13 EL. 430 MHz

DIRETTIVA 7 ELEMENTI 144 MHz PER TRAFFICO SSB/CW    7HJN-BDO
DIRETTIVA 13 ELEMENTI 430 MHz PER TRAFFICO SSB/CW  13BDO432

Era da un po’ che cercavo qualche soluzione per iniziare a lavorare qualcosa in VHF SSB e, interrogando Google, mi sono imbattuto su alcuni progetti e valutando varie situazioni, essendo che era una mia prima volta, non volevo eccedere in boom esagerati e in conclusione ho scelto la 7HJN-BDO progettata dal carissimo collega Roberto Silli IK0BDO il quale mi ha seguito costantemente tramite email (quasi un mese intero di scambio di EMAIL) durante tutto il corso dell’autocostruzione.
Passiamo ai dati, Roberto aveva usato tondini di alluminio da 5mm; io che sono un amante del recupero, salendo sul tetto vedevo che c’erano tantissime antenne TV in disuso per intenderci quelle di una volta che si usavano per  il primo canale e via dicendo, e guarda un po, … i tondini erano da 6mm, e da qua è partita l’avventura, mi sono chiesto: “ ma si, facciamo un po’ di pulizia rendendo un servizio al condominio, e allo stesso momento io tento l’esperimento  e vediamo che succede “.
Ovviamente i tondini però non avevano la lunghezza giusta per il mio scopo (sarebbe stato troppo bello)  e misurandoli mi sono accorto che erano poco più della metà; quindi avevo il problema di come fare per raggiungere la lunghezza e, non essendo dotato di attrezzature per poter saldare l’alluminio,  ho pensato di usare i mammuth,  quelli che si usano in campo elettrotecnico industrial e che,  essendo con supporti   in teflon potevano essere fissati  sul boom in modo da isolare gli elementi  dallo stesso.

DRAKE R4C: LIMITATORE DI DISTURBI IMPULSIVI (Noise Limiter)

Quanti OM affezionati alla famosa linea per ovvi e logici motivi, non disponendo del noise – blanker (offerto all’epoca come circuito opzionale), abitando in zone ove il traffico stradale è molto intenso, ne sentono la necessità !
Allora mi misi a pensare, molti anni or sono, come risolvere il problema, visto che anche io mi trovavo nelle stesse condizioni.
Il risultato fu ciò che segue:
Fotografie, schema elettrico, disposizione componenti e circuito stampato.
Tale realizzazione, vecchia quindi, ho dovuta rivederla su pressione di molti amici OM che me ne hanno richiesta con una recensione sul sito ARI di Nocera Inferiore (SA), ricostruendo il circuito stampato (all’epoca fu realizzato manualmente su vetronite ramata, penna ed inchiotro), schema elettrico e disposiaione dei componenti.
Il circuito, dopo averlo realizzato e montato sul ricevitore, ha bisogno solo della taratura del trimmer  di ingresso sul FET che va regolato per avere uguale risposta di volume audio e con l’inserimento del circuito e con la sua esclusione.
Un poco difficoltoso è il reperire i DIODI al GERMANIO che devono essere di ottima qualità, in quanto da essi dipende la efficienza del circuito silenziatore  (Eccellenti sono i vecchi OA70, 1N34, OA90  ecc., sostituibili con i più recenti AA117 Philips).

 

TEST: ANTENNA WINDOM 10-160m RIPIEGATA IN 28m DI SPAZIO

Avere una filare che copre tutte le bande HF  in 28 metri di terrazzo, tra l’altro in condominio,  e con altezza centrale massimo 6 metri, per me era un sogno impossibile da realizzare,  non perché io non abbia un antenna HF (sono un felice possessore di una  4 elementi eco la quale mi ha permesso di fare bei collegamenti nonostante sia posizionata molto bassa) ma molte volte girare una direttiva, solamente per fare Modi Digitali o per fare 4 chiacchiere con un amico, diventa un po’ noioso anche perché se per ipotesi chiacchieri con un amico che sta in Sicilia ed uno che sta in Lombardia diventa molto scocciante, per non parlare di quanto c’è vento, e il sogno di noi radioamatori sarebbe avere un antenna per ogni banda, (beato chi può) non è il mio caso quindi si inizia a scendere a compromessi ;

Quello che sto per descrivervi è una mia esperienza (magari sarà la scoperta dell’acqua calda per qualcuno) ma io sono alle prime armi in merito alle autocostruzioni di antenne, quindi un bel giorno decido di darmi da fare per realizzare un qualcosa che mi permettesse di iniziare a lavorare principalmente sulle bande basse per le quali non ero dotato, il problema è sempre lo stesso, e lo spazio?