Il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF) rappresenta un vero e proprio piano regolatore delle frequenze che consente di verificare l’efficiente utilizzazione dello spettro radio, al fine di riorganizzare la risorsa spettrale tra i servizi di radio e di gestire al meglio gli eventuali contenziosi con i Paesi frontalieri.
Scopo del Piano è di pianificare, in ambito nazionale e in tempo di pace le attribuzioni ai diversi servizi delle bande di frequenze oggetto del piano, indicare per ciascun servizio, nell’ambito delle singole bande, l’autorità governativa preposta alla gestione delle frequenze, nonché le principali utilizzazioni civili; verificare l’efficiente utilizzazione dello spettro, al fine di liberare risorse per il settore televisivo e di gestire al meglio gli eventuali contenziosi con i Paesi frontalieri.
Con decreto del Ministro firmato in data 5 ottobre 2018, è stata approvata la revisione del Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze effettuata, come previsto dal comma 1026 art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”, secondo quanto disposto dalle suddette disposizioni in materia di uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G.
Il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF) è stato pubblicato sul supplemento ordinario n. 49 alla Gazzetta Ufficiale del 19 ottobre 2018, n. 244
Il P.N.R.F. rappresenta un vero e proprio piano regolatore delle frequenze che consente di verificare l’efficiente utilizzazione dello spettro radio, al fine di riorganizzare la risorsa spettrale tra i servizi di radio e di gestire al meglio gli eventuali contenziosi con i Paesi frontalieri.
Scopo del Piano è di pianificare, in ambito nazionale e in tempo di pace le attribuzioni ai diversi servizi delle bande di frequenze oggetto del piano, indicare per ciascun servizio, nell’ambito delle singole bande, l’autorità governativa preposta alla gestione delle frequenze, nonché le principali utilizzazioni civili; verificare l’efficiente utilizzazione dello spettro, al fine di liberare risorse per il settore televisivo e di gestire al meglio gli eventuali contenziosi con i Paesi frontalieri.
Il PNRF recepisce nella legislazione nazionale il Regolamento delle radiocomunicazioni che viene periodicamente modificato dagli atti finali delle “Conferenze mondiali delle radiocomunicazioni” (WRC), l’ultima delle quali si è tenuta a Ginevra nel 2015.
Recepisce inoltre i provvedimenti approvati dalla Unione Europea (obbligatori) ed i provvedimenti della CEPT (Conferenza europea delle poste e telecomunicazioni), se ritenuti necessari in quanto questi vengono implementati su base volontaria.
L’aggiornamento del PNRF è uno dei compiti istituzionali dela Direzione, sancito anche dal Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (d. lgs. 31 luglio 2005, n. 177) e l’attuale Piano è stato redatto sulla base dell’articolo 5 del Regolamento delle radiocomunicazioni. Per quanto riguarda la terminologia, le definizioni e particolari prescrizioni per l’uso delle diverse bande di frequenze, ove manchi una specifica normativa nazionale, vengono osservate le pertinenti disposizioni del citato regolamento.
Approfondimenti dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico
Per quanto attiene l’attività radioamatoriale i segmenti del PNRF interessati sono:
Si ringrazia la Sezione ARI di Milano per gli elaborati grafici del Band Plan.