Archivio per: L’ANGOLO DI I8SKG

L'ANGOLO DI I8SKG 18 Ott 2010
RESISTORE PER DIPOLI 40m – 80m

Tratto da: RADIO  KIT  ELETTRONICA  n° 2 – Febbraio  2007 (pag. 42)

Questo accessorio,  o dispositivo che dir si voglia, che mi accingo a descrivere per le antenne filari sarà oltremodo utile agli OM che sono soliti praticare le freqenze basse delle HF.
E’ doveroso, inoltre,  precisare che tale accessorio è stato usato già dai tempi antichi della radio a livello professionale (Navi, Aerei, Centri radio, ecc.), ove si usavano, per la ricezione e la trasmissione, le frequenze del basso spettro delle HF.
Tale accessorio, o meglio, dispositivo, costituito da una resistenza di discreta dissipazione, pone in corto circuito i punti di alimentazione dei bracci di un dipolo.
Il valore resistivo è di 2200 ohm, e la dissipazione, in proporzione, è adeguata alla potenza di trasmissione irradiata (per i 100 W in uso fra i radioamatori la potenza di dissipazione richiesta è bassissima, circa 3 W).
Personalmente ho avuto la fortuna di vedere fisicamente questo oggetto antico e  attualmente poco conosciuto nella sua funzione sui dipoli di I8DFP (ex ufficiale marconista di marina, ed ex marconista di Napoli Radio), ed era costituito da un supporto resistivo a carbone (Antinduttivo) provvisto ai due estremi di un occhiello ove veniva fissato ai punti di alimentazione del o dei dipoli con viti e capocorda.

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L'ANGOLO DI I8SKG 13 Ott 2010
IL BI-DIPOLO

Descrivo un dipolo bibanda con unica discesa, per chi dispone di poco spazio in terrazza, da montare ad ombrello (a X anche stretto).
Questo dipolo bibanda è stato realizzato dal sottoscritto da alcuni anni, ed è quindi in uso, da tempo, nella residenza estiva in collina.
Pur essendo stato descritto su Internet dal caro e vecchio amico I8SWZ, mi sono deciso, un poco in ritardo, a recensirlo su RadioKit Elettronica con qualche dato in più.
Il bi-dipolo è formato da elementi filari con bobine di compensazione.
I dati sono sui disegni.
I bracci sono costituiti da normale treccia in rame ricoperto, per impianti elettrici, da 2,5 o poco più.
Le bobine sono costruite con filo ricoperto da  0,8 circa di spessore rame, su supporti in PVC per uso idraulico:
Diametro  supporto PVC per i 40 m. = 32 mm.
Diametro  supporto PVC per gli 80 m. =  40 mm.
La lunghezza di tali supporti è conseguente al diametro del filo usato, anzi il mio suggerimento è quello di avvolgere prima le spire e poi tagliare il supporto in PVC.
La risonanza in frequenza delle antenne si ottiene solo e soltanto aumentando o diminuendo il numero delle spire, lasciando invariata la lunghezza della porzione filare dei dipoli, secondo le misure che consiglio.

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L'ANGOLO DI I8SKG 6 Ott 2010
ALIMENTATORE 20 A CON DUE BDV67D

Tratto da: RADIO KIT ELETTRONICA  7 / 8 – 2005
(Progetto e costruzione di I8SKG)

Molti sono gli Alimentatori da 20 Ampere in uso fra i Radioamatori, sia di produzione commerciale, sia autocostruiti.
I circuiti, spesso complessi per l’uso di componenti particolari, o, molto più spesso semplici per l’uso di componenti molto diffusi e molto economici alla fonte, alla fine si presentano tutti con costi finali sostenuti. Orbene, lo scopo di noi radioamatori autocostruttori è stato da sempre quello di proporre schemi elettrici semplici, alternativi alla produzione di massa, con componentistica facilmente reperibile sul mercato, dai costi non eccessivi, affidabili, e dai risultati gratificanti. Per questo mi accingo a descrivere e a proporre ai Radioamatori, con recensione su rivista, un mio recente progetto, derivato da consultazione di data sheet dei componenti principali e di varie recensioni bibliografiche, realizzato nel giro di alcuni giorni, e solo dopo avere sottoposto il prodotto a numerose prove e tests circuitali. I componenti sono molto pochi, ed il costo finale spero sia soddisfacente per chi volesse realizzarlo, accettando, per altro, benvolentieri eventuali suggerimenti migliorativi.

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L'ANGOLO DI I8SKG 23 Set 2010
ANTENNA VERTICALE A BANDA LARGA (SECONDA PARTE)

Tratto da: RadioRivista 04/2008 pag. 76

ADATTATORE VARIABILE a T
per
ANTENNA VERTICALE a BANDA LARGA di I8SKG

L’ADATTATORE a T
(Teoria)

L’accoppiamento fra complesso antenne ad alta impedenza e a banda larga + trasformatore UN-UN ed RTX deve avvenire solo a mezzo di filtro adattatore a P-greco o a T, e non, pertanto, con accordatore d’antenna automatico o manuale chessia, in quanto, con questi ultimi, è impossibile accorgersi fino a quando una antenna è risonante e quindi bene accordata, tranne che il ROS è finalmente abbattuto, senza peraltro conoscere se la resa è buona, discreta, o assolutamente deficitaria.
Infatti i filtri a P-greco, o, equivalenti, a T, sono ambedue filtri passa-basso con adattamento di impedenza fra ingresso ed uscita degli stessi (Schema 2).
Per il calcolo e lo studio degli stessi consiglio la consultazione degli appositi testi di elettronica.
Quello a P-greco è stato in uso fino a pochi anni addietro per l’adattamento della alta impedenza di uscita degli stadi finali a valvole alla bassa impedenza delle antenne in uso, che erano comprese fra i 50 ohm ed i 75 ohm. Anzi, ai tempi della trasmissione in AM (Ampiezza Modulata), il P-greco adottato dagli antichi trasmettitori GELOSO giungeva fino ai 600 ohm per l’adattamento ad alcune antenne filari.
Il P-greco è, inoltre, attualmente in uso, per l’adattamento dovuto di uscita, e per il corretto ingresso sull’antenna, su tutti gli amplificatori lineari di potenza a tubi termoionici.
Perchè l’adattatore a T ?

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L'ANGOLO DI I8SKG 12 Set 2010
ANTENNA VERTICALE A BANDA LARGA (PRIMA PARTE)

Tratto da: RadioRivista 03/2008 pag. 86

Progetto depositato il 26/07/2007 per procedura di Brevetto n° BN2007A000003

(Alla fine del presente articolo è possibile scaricare l’Analisi Tecnica di dell’Ing. Elettronico Giuseppe Caruso IT9AET e la Relazione Tecnica del Dott. Giuseppe Balletta I8SKG )

PROGETTO, REALIZZAZIONE, ed ESPERIENZE PERSONALI

Molto è stato scritto sull’antenna verticale così detta “RYBAKOV”, costruita con il supporto di una canna da pesca, sia su Riviste Tecniche, sia, a profusione, sul Web.
Molti pareri, molti giudizi, e, purtroppo, anche molte imprecisioni e superficialità, tutte dettate da poco approfondimento di studio della stessa.
Infatti, alcuni autori scrivono, a ruota libera, sulla realizzazione delle loro antenne sia su riviste tecniche e sia, a profusione, sul Web (con omologazione del copia-copia), senza le indispensabili basi di una conoscenza approfondita della materia, divulgando informazioni non sempre veritiere dal punto di vista strettamente fisico-tecnico.
A me sembra che sia venuto il tempo di fare un poco il punto della situazione con un minimo di chiarezza al fine di sgombrare il campo dai molti equivoci.

 

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L'ANGOLO DI I8SKG 31 Lug 2010
GRID-DIP METER

Il grid-dip meter, strumento assolutamente indispensabile, al pari del tester, per l’OM sperimentatore e costruttore, ha avuto una luna evoluzione circuitale. La dizione esatta è “misuratore a tuffo di griglia” ed il perchè è intuitivo e ben noto. Attualmente, però, esiste solo qualcosa sul mercato a proposito del tuffo di griglia; questo perchè l’industra ci ha propinato e ci propina ancora, strumenti allo stato solido, nei quali il circuito oscillante è costituito da normali transistor, da fet, da mos-fet o da diodi tunnel e con strumento rivelatore del dip o dell’assoribimento più o meno amplificato da altri semiconduttori. Ora, con tutta questa bella roba, abbiamo strumenti che tutto rivelano, anche l’emissione di spurie CB, fuorchè l’oscillazione del circuito in esame o, se riesce a rivelare qualcosa da uno stadio pilota di un TX decametrico, questo qualcosa metter fuori uso o il fet o il mos-fet. Non ho parlato di transistorperchè questo componente non dovrebbe essere, a mio avviso, mai usato in un grid-dip, mentre il fet ed il mos-fet si avvicinano di più, come funzionamento, ad un tubo. Comunque, non senza polemiche al riguardo, desidero sollecitare il ritorno all’uso del triodo, senza circuito amplificatore per lo strumento, perchè il grid-dip deve essere “sordo”, se usato in rilevazione e deve essere “deciso” se usato in oscillazione, senza per altro, evidenziarne falsi. Questa resa può essere ottenuta solo tramite un grid-dip a triodo.

 

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